Il ricorso alla violenza e la disponibilità di armi

Tra le pagine dell’inchiesta che ha smantellato un’organizzazione che trafficava droga, emerge che il gruppo, oltre a essere in grado di approvvigionarsi di cocaina, marijuana e hashish, aveva la disponibilità di armi e se era necessario faceva ricorso alla violenza per accrescere la propria forza e affermare la propria egemonia sul territorio in materia di spaccio di sostanze stupefacenti. La disponibilità di armi è emersa dai diversi sequestri effettuati dagli investigatori. Nel corso delle indagini sono stati messi “sotto chiave”: un fucile, un fucile a pompa, 2 mitragliette e 3 pistole, oltre a munizionamento vario; inoltre ed è stato individuato uno dei luoghi di custodia delle armi e della droga detenute dal gruppo.