La gestione del traffico di droga si conferma uno dei maggiori business nella piazza dello spaccio di Mangialupi. Nel rione aveva la base operativa un gruppo che, nonostante le inchieste e anche con il capo in carcere, avrebbe continuato a tenere le redini del traffico di sostanze stupefacenti, mantenendo i collegamenti con i fornitori in Calabria. Un gruppo che poteva contare anche sulla disponibilità di armi. È quanto emerso nell’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina che ha portato a 14 arresti. Le misure cautelari, su provvedimento della gip Arianna Raffa, sono 13 in carcere e una ai domiciliari, per a vario titolo, associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi. Complessivamente gli indagati sono 23.
