Chiedono il pizzo a un imprenditore di Brancaccio che però denuncia: restano in carcere Bruno e Capizzi

Rimangono in carcere Filippo Bruno, figlio del noto mafioso Natale Bruno, e Francesco Capizzi, accusati di aver estorto il pizzo a un imprenditore del quartiere palermitano di Brancaccio. I due avrebbero minacciato la vittima con schiaffi dopo che questa si era rifiutata di pagare, spingendola a denunciare il fatto ai carabinieri. I giudici del tribunale del Riesame hanno rigettato i ricorsi presentati dagli indagati, confermando così la misura cautelare. Bruno e Capizzi erano stati fermati lo scorso 22 agosto grazie alle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Giacomo Brandini e Francesca Mazzocco. Gli arresti erano scattati circa tre settimane dopo la denuncia della vittima. Secondo quanto emerso dalle indagini, i due avrebbero chiesto all’imprenditore il pagamento di 1.500 euro al mese o in alternativa una somma unica di 15 mila euro,