Sequestro da 210 milioni al prestanome dei boss.

Giuseppe Sammaritano non è esattamente il modello di imprenditore che si è fatto da solo. Quel patrimonio da 210 milioni di euro che la sezione misure di prevenzione del tribunale gli ha sequestrato, secondo il Gico della Guardia di finanza, è il provento di un patto che, sin dalla metà degli anni Novanta, l’imprenditore che opera nel settore dei casalinghi e della distribuzione di profumi e detersivi, avrebbe stretto con le famiglie di Cosa nostra, prima quelle della Noce e di Pagliarelli e per ultimo coni Lo Piccolo, boss di San Lorenzo.