Cade l’aggravante del metodo mafioso nella sentenza pronunciata dal Tribunale di Firenze contro la cosca calabrese Scimone, coinvolta in pretese frodi-carosello e riciclaggio tra aziende del distretto del Cuoio di Santa Croce sull’Arno. L’inchiesta, denominata “Vello d’oro” e coordinata dall’allora pm Dda, Ettore Squillace Greco, aveva preso spunto nel 2014 dalla denuncia di un imprenditore conciario minacciato per un prestito a tassi usurari, con interessi del 17% giornalieri.
