La Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli con l’aggiunto Giuseppe Lombardo e il sostituto Vittorio Fava, ha concluso uno dei filoni dell’inchiesta “Millennium” che riguarda 51 indagati. Le contestazioni contenute in 116 capi d‘imputazione, spaziano dall’associazione mafiosa dedita al narcotraffico internazionale a estorsioni, danneggiamenti con armi ed esplosivi, riciclaggio, ricettazione, reimpiego di denaro illecito e reati contro la pubblica amministrazione e la giustizia. L’indagine, avviata dai Carabinieri nel 2018, vede al centro la cosca Barbaro “Castani”, ritenuta radicata a Platì e con ramificazioni ad Ardore, Portigliola e Volpiano e Buccinasco, in Piemonte. Secondo l’accusa, il clan avrebbe esercitato la forza di intimidazione mafiosa, imponendo assoggettamento e omertà e gestendo un vasto ventaglio di attività criminali, dal controllo delle armi al riciclaggio, fino ai rapporti con la pubblica amministrazione.
