Ci sono pene confermate importanti, ma anche tante condanne rideterminate e molte assoluzioni (se ne contano 49 rispetto alle uniche 6 richieste dalla stessa Dda) alcune delle quali clamorose. A distanza di sei anni esatti dal maxi blitz Rinascita Scott, la Corte d’Appello di Catanzaro limita ulteriormente i confini della ‘ndrangheta vibonese e soprattutto di quell’area grigia che, almeno nella ricostruzione della procura, gli avrebbe consentito di infiltrarsi in ogni settore della vita economica e sociale del territorio. Le 154 condanne confermano la geografia e i ruoli di comando interni ai clan vibonesi. Con una clamorosa eccezione. La Corte d’Appello di Catanzaro ha infatti assolto per non aver commesso il fatto Pasquale Bonavota. Ritenuto almeno fino a ieri pomeriggio capo del “locale” di Sant’Onofrio, dopo quattro anni di latitanza era stato arrestato in una chiesa nel centro di Genova.
