Appalti, favori e voti: il sindaco dei padrini.

Ciro Carvà,Matteo Messina Denaro,clan,affari

I mafiosi erano di casa al mu¬nicipio di Campobello di Mazara, perché il primo cittadino era un vero e proprio «rappresentante della famiglia», que-sto è scritto nel provvedimento del gip Maria Pino, che ieri mattina ha portato Caravà in carcere, con l’accusa pesantissima di associazione mafiosa. Assieme a lui, i carabinieri di Trapani e del Ros, hanno arrestato altri dieci componenti del clan di Campobello, uno dei più fedeli al verbo di Messina Denaro.