A casa di La Barbera le tracce di due assegni consegnati a De Sena lo 007 dei misteri siciliani

Nella cantina di una casa di Verona, dove abita la moglie di Arnaldo La Barbera, Angiolamaria Vantini, i carabinieri del Ros hanno trovato una vecchia borsa piena di documentazione bancaria. Lì dentro c’erano gli estratti conto con strani versamenti in contanti fatti fra il settembre 1990 e il dicembre 1992 dal superpoliziotto di Palermo sospettato di avere rubato l’agenda rossa di Paolo Borsellino e di aver costruito ad arte il falso pentito Vincenzo Scarantino: 114 milioni 699mila 620 lire. Da dove arrivavano quei soldi? È quello che si chiede la procura di Caltanissetta, guidata da Salvatore De Luca. Sono soldi di mafia o soldi di Stato per i lavori sporchi di La Barbera? Martedì il pubblico ministero Maurizio Bonaccorso ha depositato la documentazione bancaria nel processo d’appello che vede imputati tre poliziotti molto vicini a La Barbera. Fra le carte ritrovate dentro la borsa, durante la perquisizione di settembre, c’erano anche le tracce di due assegni molto particolari, consegnati nel 1993 e nel 1997 a Luigi De Sena, che fu dirigente di polizia e poi uomo chiave del Sisde, il servizio segreto civile.