Una testa di agnello appena mozzata e una cartuccia da fucile appoggiate sul cofano anteriore della macchina che sanno di chiaro gesto intimidatorio. Un invito, più o meno esplicito, a tacere rivolto a Carmelo Di Stefano, esponente del movimento Piazza Civica con un passato da assessore comunale ai Lavori pubblici ai tempi della sindacatura Savarino, da non si sa bene chi. Sul perché, però, Di Stefano sembra non avere dubbi e già pochi minuti dopo aver chiesto l’intervento dei Carabinieri sotto casa, ha parlato di «gesto collegabile alla sua attività politica», escludendo qualsiasi problema familiare o di lavoro.
