Acireale, il caso Barbagallo sul tavolo di Antimafia e ministero dell’Interno

Prima la condanna per richieste illecite a un vigile urbano, poi l’indagine per falso e rivelazione di segreti d’ufficio a favore di una ditta in mano al prestanome di un boss, adesso l’informativa della questura sulle relazioni pericolose con esponenti del clan Santapaola-Ercolano. Il caso di Roberto Barbagallo, candidato sindaco di Acireale sostenuto da Forza Italia, sbarca sul tavolo della Commissione parlamentare Antimafia e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. A denunciare la vicenda, raccontata nei giorni scorsi da Repubblica, è il deputato nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che ieri ha scritto una lettera alla presidente della commissione parlamentare Chiara Colosimo e al ministro. «Sembra la sceneggiatura di un film di Suburra. Ho chiesto se vi sono le condizioni per avviare una commissione d’indagine del prefetto. In caso di elezione di Barbagallo, si rischia la decadenza prescritta dalla legge Severino e il commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose», dice il parlamentare. Colosimo ha già disposto approfondimenti sulla vicenda. Del caso si occuperà anche la commissione Antimafia all’Ars, presieduta da Antonello Cracolici.