Un’azienda che adesso è stata sequestrata dalla Dia insieme ad altri beni per un valore complessivo stimato di circa 5 milioni di euro. Il sequestro, disposto dal Tribunale misure di prevenzione, su richiesta del sostituto procuratore della Dda Maria Pellegrino, è il risultato di un’intensa indagine patrimoniale con-dotta dalla sezione operativa della Dia di Messina diretta da Michele Viola. Da parecchio in carcere per scontare una condanna a 30 anni, Giuseppe Pellegrino avrebbe continuato ad avere rapporti con l’esterno con interessi nel settore del «caro estinto».
