Alfonso Annunziata assolto in appello. Non era in affari con il clan Piromalli

Il marchio infamante di imprenditore legato al clan Piromalli, una vergogna impressa sul suo volto, immortalato la mattina del suo arresto mentre usciva da casa tra due finanzieri. Per sette anni Alfonso Annunziata è stato estromesso dalla gestione delle sue imprese, tutta la sua famiglia alla sbarra. La Corte d’appello, nel tardo pomeriggio di ieri, ha assolto l’imprenditore di Gioia Tauro (difeso dagli avvocati Armando Veneto e Vincenzo Maiello) accusato dalla Procura antimafia di Reggio Calabria di associazione mafiosa. Annunziata ha trascorso quasi due anni in carcere e un altro agli arresti domiciliari prima della sua scarcerazione nell’aprile del 2018. La sentenza è stata emessa dai giudici di piazza Castello, dopo la requisitoria della procura generale che aveva chiesto la conferma della condanna a 12 anni comminatagli in primo grado dal collegio del tribunale di Palmi.