Da sette anni si trascina il braccio di ferro procedimentale tra la Procura antimafia di Catanzaro, che considera il mega-parco realizzato ad Isola «cosa degli Arena», e dall’altra parte i difensori delle società che hanno realizzato e gestito l’impianto composto da 48 aerogeneratori. La pronuncia degli “ermellini” di venerdì sera ha segnato un punto a favore delle difese essendo stato accolto il loro ricorso contro la confisca del mega impianto eolico realizzato da un pool di aziende italo-tedesche come la Vent1 Capo Rizzuto Srl, Purena e Veda, partecipate a loro volta da altre società alcune delle quali con sede in Svizzera, in Germania o a San Marino.
