Banca ’Ndrangheta

L’ultimo dato, per necessità approssimativo e probabilmente approssimato per difetto, arriva dall’Eurispes. Il giro d’affari delle mafie, stimano dall’istituto, è di 130 miliardi di euro l’anno. Un terzo, 40 circa, li muove soltanto la ‘ndrangheta. Per intenderci, è quattro volte il valore dell’ultima manovra Finanziaria. Dieci volte i fondi che il Governo vorrebbe impiegare per la realizzazione del ponte sullo stretto. È una cifra, il capitale di Mafia spa, che metterebbe in ordine i conti del nostro Stato. E il futuro di centinaia di migliaia di famiglie. E invece sono soldi infetti che esistono eppure non ci sono. Se non per pochissimi. La maggior parte del capitale della società per azioni gestita dalla criminalità organizzata arriva dalla droga, sequestrata a tonnellate. Altri, gli spicci, dalle attività sul territorio, piccoli e grandi appalti o investimenti, che finiscono spesso per intercettare anche fondi pubblici. Ma da anni, ormai, inchieste e indagini puntano sulla finanza — legale, paralegale e clandestina — come vera autostrada dei soldi di mafia, a partire da quelli della coca. Per dire: i carichi regolarmente sequestrati sono centinaia eppure non è mai stata intercettata un’operazione di pagamento. Dov’è quel denaro?