Borsellino, indagati gli ex pm Petralia e Palma.

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Ventisette anni dopo la strage di via D’Amelio un pezzo dello Stato cerca ancora la verità nella ragnatela giudiziaria dei depistaggi e dei buchi neri. E due magistrati che fecero parte del pool che indagò sull’eccidio costato la vita al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta, sono finiti nel registro degli indagati con l’accusa di calunnia in concorso con il falso pentito Vincenzo Scarantino, aggravata dal “vecchio” art. 7 della legge n. 203/91, ovvero quella di aver favorito Cosa nostra. E c’è anche l’aggravante che deriva dal fatto che dalla calunnia è seguita una condanna a una pena maggiore di 20 anni.