A quattro giorni dal ritrovamento del suo corpo senza vita, arriva l’ufficialità o quasi: Francesco Marando, 54enne di San Luca, è stato ammazzato. L’uomo è stato trovato domenica scorsa riverso nell’androne della palazzina di Bovalino in cui abitava, colpito alla nuca e di striscio alla testa da due proiettili, sparati da una pistola di piccolo calibro. Ma per giorni, i carabinieri incaricati dell’indagine dalla procura di Locri si sono trincerati dietro la versione delle prime ore: “Non sappiamo se si tratti di omicidio o suicidio”. Adesso la certezza c’è, il fascicolo pure, ma al momento si procede contro ignoti. Spifferi suggeriscono che il delitto possa essere maturato in ambito familiare, c’è chi parla di due diversi manifesti funebri in preparazione e di una famiglia – d’origine e acquisita – che marcia divisa per via legale. Ufficialmente, conferme non ce ne sono. Non è dato sapere neanche se siano state trovate armi vicino al corpo. Nel raggio di pochi chilometri, è il secondo delitto in una settimana che rimanga avvolto nel mistero, il terzo se si considera la misteriosa sparizione di Antonio Strangio, a metà novembre.