Camorra, il carabiniere faceva da autista al boss dei casalesi.

Gaetano Cerci

Si imparentò con la potente famiglia «Bidognetti» dei Casalesi — sposando la nipote di Francesco, detto «cicciotto `e mezzanotte» — e, per conto del clan, si occupò di traffico illecito dei rifiuti fino a intessere rapporti con la loggia P2 di Licio Gelli. È un esponente di rilievo del clan Gaetano Cerci, il pregiudicato arrestato ieri dalla polizia di Caserta e dai carabinieri di Napoli insieme al suo autista e uomo di fiducia, il brigadiere dell’Arma Nicola Zanfardino.