Ora c’è un documento giudiziario che al più alto livello mette il timbro ufficiale alla pista nera nella quale collocare l’omicidio di Piersanti Mattarella. La Cassazione, nelle motivazioni della sentenza con cui il terrorista neofascista dei Nar, Gilberto Cavallini, è stato condannato all’ergastolo per la strage di Bologna del 2 agosto 1980, scrive una pagina fondamentale di giustizia. I legali di parte civile Andrea Speranzoni, Lisa Baravelli, Alessandro Forti e Alessia Merluzzi, che rappresentano i familiari delle vittime, rilevano che «la Corte, elencando i delitti attribuibili ai Nar, menziona anche l’omicidio di Piersanti Mattarella avvenuto a Palermo il 6 gennaio 1980, valorizzando in tal modo tutte quelle parti delle motivazioni di merito che hanno riletto questo gravissimo delitto politico».