Catania, le piazze di spaccio del “Vampiro”: i verbali dei pentiti e gli ordini dal boss detenuto

Lo chiamano il Vampiro. E aveva creato al viale Nitta 12 una centrale dello spaccio indoor e outdoor, con il servizio gratuito di una drug room dove far “sballare” i consumatori in totale relax. Santo Livoti – per tutti Melo – assieme al fratello Federico Giosuè e ad Anthony Carmelo Spampinato, sarebbe stato a capo di questa organizzazione criminale che ieri è stata decapitata dai carabinieri della compagnia di Fontanarossa nell’ambito dell’operazione Sottosopra, coordinata dal pm Giuseppe Sturiale e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo. Il Vampiro avrebbe ricevuto direttive dal santapaoliano ed ergastolano Lorenzo Saitta ‘u scheletro, ras del gruppo di San Cocimo e cugino della madre di Livoti. Il boss, però, non è stato raggiunto dalla misura cautelare: la gip Daniela Monaco Crea, pur riconoscendo i frequenti contatti telefonici dal carcere di Secondigliano a Napoli, non ha ritenuto sufficienti gli elementi per ritenere che le conversazioni fossero convergenti agli affari dello spaccio a Librino.