Chiedeva 250 euro al mese per la “protezione”.

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Pretendeva “rispetto” dalla propria vittima, titolare di un bar ristorante nel centro della cittadina marinara, per la sua caratura criminale, essendo egli organico al gruppo criminale ripostese, capeggiato da Benny La Motta, tanto da finire in manette, nel settembre 2020, insieme ad altri 21 presunti appartenenti a quella consorteria mafiosa che faceva riferimento alla famiglia Ercolano-Santapaola, nell’operazione denominata “Iddu”. I carabinieri della Stazione di Riposto, su disposizione della Procura di Catania, hanno arrestato il 34denne ripostese, Gaetano Zammataro, operatore ecologico, gravemente indiziato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.