Cinque anni di carcere, questa la richiesta avanzata dal sostituto procuratore generale di Salerno nei confronti di Marco Petrini ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro accusato di corruzione in atti giudiziari. Ieri si è tenuta la requisitoria nel processo di secondo grado scaturito dall’inchiesta Genesi. Petrini, difeso dall’avvocato Francesco Calderaro, in primo grado aveva avuto una condanna a 4 anni e 4 mesi al termine del processo con rito abbreviato. Ora la Procura generale di Salerno ha chiesto la rideterminazione della pena e la condanna dell’ex presidente di sezione della Corte d’appello di Catanzaro anche per il capo di accusa relativo alla corruzione in atti giudiziari in cambio di favori sessuali in concorso con l’avvocato Maria Tassone, detta Marzia. Per questo reato il gup di Salerno lo aveva assolto perché il fatto non sussiste.
