Un’altra tegola sul già pesante carico accusatorio che grava su Carmelo Giuseppe Cartisano – l’imprenditore di Gallico arrestato ed a processo perchè il Tribunale “misure di prevenzione” aveva apposto i sigilli alle sue attività imprenditoriali, tra cui la pizzeria “Naos”, per la contiguità alla ‘ndrangheta emersa dal coinvolgimento nell’inchiesta “Reghion” (confluito in “Gotha”) e che invece continuava a gestirle grazie a una dipendente di fiducia che faceva da prestanome – ed un ulteriore rinforzo rispetto alla tesi degli inquirenti che all’interno dei locali della storica “Fata Morgana”, il ristorante-discoteca della struttura alberghiera simbolo di Reggio degli anni ’80 e ’90 trasformato poi nel circolo dei pescatori “Posidonia”, si sviluppassero gli affari segreti che ruotavano attorno alla figura dell’avvocato Paolo Romeo e della presunta cupola politico-affaristico-mafiosa che è uno degli assi portanti del processo “Gotha”.
