Clan Santapaola, il vuoto di potere dopo l’arresto del boss: il ruolo di capo e “l’avanzata” dei rivali

Un anno fa è finito in cella Francesco Russo, l’ultimo rappresentante provinciale della famiglia catanese di Cosa nostra. Una condanna ancora non c’è stata: ma per gli investigatori non ci sono dubbi che fosse lui il capo a piede libero. Attraverso i delfini, Salvatore Mirabella “u paloccu” e Christian Paternò, Russo riusciva a districarsi fra i vari gruppi rimanendo nell’ombra. E da questa strategia del boss fantasma è nato il nome del blitz che lo ha condotto dritto dritto dietro le sbarre. Un passo falso, Ciccio Russo lo ha compiuto però: l’attacco vile con mazze e colpi di pistola nei confronti di un ragazzo fra le rotonde che portano ai centri commerciali di San Giovanni La Punta. Le microspie dei poliziotti hanno seguito in diretta quella escalation di violenza che ha portato lui, suo figlio Diego e un altro giovane a essere denunciati a piede libero per lesioni.