Servizi segreti di nuovo protagonisti nel processo “Mala pigna”, che si sta celebrando a Palmi. A tirarli dentro per primo è stato il collaboratore di giustizia Cosimo Virgiglio, asserendo di averne fatto parte quando era alla guida di un’azienda all’interno del porto di Gioia Tauro. Per i servizi, l’allora imprenditore di Rosarno avrebbe avuto il compito «…di visionare determinati traffici pure verso paesi sensibili…». Il tutto sarebbe avvenuto, tra l’altro, mentre Virgiglio – condannato per concorso esterno nel processo “Maestro” – garantiva le importazioni di merce contraffatta dalla Cina per conto del boss Rocco Molè. Nell’udienza del 4 giugno, invece, è stato chiamato a testimoniare un altro collaboratore di giustizia, Antonio Russo, piccolo truffatore al servizio dei clan di Gioia Tauro, condannato nel processo “Easy”. E anche lui ha affermato di essere entrato in contatto con alcuni esponenti dei servizi segreti italiani. Il tema viene introdotto rispondendo a una domanda del pm in merito a presunti contatti tra Rocco Delfino, principale imputato nel processo, e soggetti delle istituzioni. Servizi segreti e Ciccio Pesce