I clienti arrivano da ogni parte della Sicilia perchè in quei club privè c’erano ragazze, italiane e dell’Europa dell’Est, che facevano perdere la testa. Pagavano fino a 400 euro per una prestazione sessuale, ma il vero affare lo facevano i gestori di questo traffico di prostituzione tra Catania, Carlentini ed Augusta, che, ogni settimana si mettevano in tasca poco più di 10 mila euro.
