Nei primi mesi del 2019 i boss del clan Cintorino di Calatabiano, storico alleato dei Cappello di Catania, giravano come trottole a nei vari paesi della fascia pedemontana e ionica per risolvere una serie di controversie relative alla spartizione delle estorsioni. Da questo vortice frenetico è venuto fuori il nome “Tuppetturu”, che ha dato il titolo all’inchiesta che ieri ha scoperchiato il lato imprenditoriale e militare dei clan Cintorino e Brunetto (referenti dei San- tapaola a Giarre) nella fascia tra Calatabiano e alle splendide Giardini Naxos, Taormina e Castelmola. A fare da regista, in quel periodo, Carmelo Porto che dopo l’arresto nel blitz Isola Bella ha deciso di diventare collaboratore di giustizia. Infatti l’operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, coordinata dagli aggiunti Ignazio Ponzo e Francesco Puleio e i pm Giuseppe Sturiale, Assunta Musella e Fabio Regolo, è il naturale proseguimento del blitz che nel 2019 fece fallire il controllo mafioso delle due cosche sulle attività turistiche nella Perla dello Ionio.
