«Comune condizionato dalla mafia».

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Un «livello significativamente alto di permeabilità e condizionamento dell’amministrazione comunale agli interessi delle locali famiglie mafiose in una situazione di precarietà funzionale dell’intero apparato burocratico e di confusione amministrativa degli uffici comunali, aggravata dal dissesto finanziario dell’ente». Ed ancora un «uso distorto della cosa pubblica concretizzato nel tempo, in favore di soggetti o imprese collegati direttamente o indirettamente ad ambienti malavitosi». Le motivazioni per cui è stato sciolto il Comune di Tortorici sono adesso rese note con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica, firmato il 18 dicembre.