Confisca dei beni per il boss tortoriciano Calcò Labruzzo

A quattordici anni di distanza da una delle tante puntate dell’operazione antimafia “Gotha”, in questo caso quella del giugno 2011, arriva la confisca della “robba” per il silente boss tortoriciano 73enne ed ex allevatore Salvatore Calcò Labbruzzo, che un tempo viveva appartato fra Tripi e Falcone. Da sempre è stato ritenuto dalla Dda di Mesisna vicino al sottogruppo dei Mazzarroti di Cosa nostra barcellonese, per conto del quale avrebbe commesso omicidi ed estorsioni. È stato condannato nel 2018 in via definitiva alla pena dell’ergastolo. Si tratta di parecchi terreni, una ventina circa, di cui aveva la disponibilità anche in relazione ai possedimenti del figlio, perlopiù adibiti a pascolo, che si trovano tutti sparsi nelle campagne a Francavilla di Sicilia. La decisione è della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Messina presieduta dal giudice Domenico Armaleo, che ha accolto la richiesta a suo tempo depositata della Distrettuale antimafia di Messina, la vicenda è stata seguita dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio.