La Questura propone ed il Tribunale esegue. Nella disponibilità dello Stato finisce il patrimonio di un’azienda della famiglia mafiosa dei Piromalli, che ammonta a circa due miliardi e duecento milioni. La Sia Srl, gestita dai cugini Gioacchino e Antonino, sarebbe servita per ripulire il denaro illecitamente guadagnato dalla cosca.
