Confiscati beni per 7 milioni di euro a un imprenditore “vicino” ai Pesce

Un patrimonio per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro riconducibile ad un imprenditore di Rosarno, Giuseppe Iannace, vicino alla nota cosca di ‘ndrangheta che fa capo alla famiglia Pesce, è stato confiscato dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza e dei carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri. I militari hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione. La figura criminale Iannace, secondo quanto affermano gli inquirenti, era già emersa «in altre operazioni e per tali condotte l’uomo è stato rinviato a giudizio per i reati di associazione di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa».