Confiscato il tesoro di Nicola Femia, “re” delle slot illegali

Un vero e proprio “impero” di beni mobili e immobili confiscato e quindi divenuto di proprietà dello Stato. Ammonta a circa 45 milioni di euro il valore dei beni che gli investigatori della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Bologna, su disposizione dell’autorità giudiziaria emiliana, ha confiscato a un imprenditore calabrese trapiantato da molti anni in Emilia Romagna, Nicola Femia, 64 anni, originario di Marina di Gioiosa Jonica e ritenuto dai magistrati della Dda e dagli investigatori delle forze dell’ordine, “contiguo” a una “famiglia” di ‘ndrangheta operante nella Locride e in particolare nella Vallata del Torbido. Femia, tra l’altro, era già noto alle cronache e agli investigatori emiliani delle forze dell’ordine già dal 2013 allorquando finì nelle maglie della maxi operazione anticrimine denominata “Black Monkey” con la quale fu smantellato un sodalizio criminale legato, in particolare, alle slot illegali.