Così la ’ndrangheta connection inondava le piazze di cocaina

«Sono emersi tutti gli elementi che consentono di ravvisare la sussistenza di una associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, la cui prova può essere data anche mediante l’accertamento di facta concludentia».A scriverlo sono i giudici della Corte di appello di Reggio (presidente Filippo Leonardo, consiglieri Adriana Trapani e Claudio Treglia), nelle motivazioni della sentenza del processo di secondo grado, con rito abbreviato, nato dalle indagini denominate “European ’Ndrangheta Connection – Pollino”, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio, sulla scorta delle investigazioni eseguite dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio con il supporto del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro.