«Le persone stanno con le porte aperte con me». È forse in queste poche parole, che rievocano falsi miti da ventennio fascista, che si racchiude il ruolo che il boss Giovanni Lo Duca si è cucito addosso nel “suo” rione, Provinciale. È lui la figura centrale dell’operazione che di quel rione porta il nome e che venerdì ha portato all’esecuzione di 33 misure cautelari (21 in carcere, 10 ai domiciliari, 2 con obbligo di presentazione). Il peso di Lo Duca nell’organizzazione criminale che fa capo a lui emerge da ogni pagina dell’ordinanza firmata dal gip Maria Militello. «Lo Duca – scrive il giudice, in un passaggio emblematico – si sentiva investito di una funzione di assistenza, ritenendo di essere per molti un punto di riferimento».
