Da Rocco a Rocco, il pentito racconta gli affari del clan Molè

Da Rocco a Rocco. La parabola criminale di Domenico Ficarra da Gioia Tauro, prima del suo pentimento, si svolge tra due pesi massimi della cosca Molè. Un rapporto intenso («da nipote») con il maggiore, ucciso il primo febbraio 2008 (pare) per ristabilire le gerarchie all’interno delle due potenti cosche di Gioia Tauro: i Piromalli e, appunto, i Molè. Il più giovane, invece, è il figlio più piccolo del mammasantissima ergastolano Girolamo “Mommo” Molè. Rocco Molè junior dal 2019 in avanti avrebbe preso in mano le redini della cosca e grazie al suo fidanzamento sarebbe entrato da attore protagonista nell’enorme traffico di cocaina con base a Gioia Tauro e non solo. In mezzo ai due si trova Domenico Ficarra, classe 1984, piccolo truffatore e uomo di fiducia di Rocco Molè senior fino alla sua morte. Nel febbraio 2022 si pente e inizia a collaborare con le procure antimafia di Reggio Calabria e Milano riempiendo diversi verbali con le sue dichiarazioni.