Crolla in misura sempre più evidente l’accusa che il patrimonio dell’imprenditore Fortunato Martino sia la conseguenza di «un’impresa mafiosa». Il Gip Antonino Foti ha disposto il dissequestro dei beni – unità immobiliari e disponibilità finanziarie – di Martino, tra gli indagati dell’inchiesta “Planning”, l’operazione della Procura antimafia in sinergia con gli investigatori del Centro operativo Dia e della Guardia di Finanza che nel luglio dello scorso anno ha contestato l’esistenza di «un patto» tra ’ndrangheta ed imprenditori e «un accordo con i capicosca per infiltrarsi nel settore edile e in quello della grande distribuzione alimentare». Accolte in pieno le argomentazioni sostenute dai difensori, gli avvocati Antonino Curatola e Corrado Politi.
