A 17 anni la prima accusa di omicidio Nel 2015 gli sparano davanti alla porta di casa L’Antimafia lo voleva in carcere, le bande rivali in una bara. Una cosa è certa: Giancarlo Tei è un bersaglio che cammina. Lo è per la procura, che recentemente ha chiesto il suo arresto trovando le resistenze di un giudice. E lo è per le gang emergenti di Tor Bella Monaca che da tempo si scontrano contro i leader di quella periferia complicata. E Tei, a soli 27 anni, è uno di quelli. Per i pm di Roma infatti è la cerniera tra le cosche calabresi e gli albanesi di ponte Milvio, che hanno ereditato gli affari di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli quando il leader degli Irriducibili della Lazio, il 7 agosto 2019, è stato ucciso. C’è un’indagine appena conclusa, e fino a questo momento inedita, che aiuta a capire il potere della banda al servizio del boss albanese Elvis Demce e quello del 27enne gambizzato sabato sera.
