Droga, debiti e minacce di morte. Nella Piana spopola il crack

L’inchiesta “Smart delivery”, condotta dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, guidato dal colonnello Migliozzi, con il coordinamento della Procura di Palmi, ha messo in evidenza il diffuso consumo anche nella Piana di Gioia Tauro di cocaina e anche di crack, ovvero la coca resa fumabile attraverso un processo chimico e assunta attraverso il cosiddetto metodo della “bottiglia”. Tale singolare modalità di assunzione della cocaina “cotta” viene più volte menzionata nel corso dell’attività di indagine dai vari consumatori e, nel dettaglio, documentata in occasione di un servizio di Pg effettuato a Rizziconi. A favorire il consumo del crack sono state sia le dinamiche di mercato nazionale sia la facilità del pronto utilizzo. Tali situazioni hanno orientato lo spaccio verso la produzione e la vendita di una sostanza pronta all’uso a basso costo.