Due talpe al soldo di Sammartino per ingannare gli investigatori

Luca Sammartino, deputato regionale e vice presidente della giunta Schifani sospeso ieri dal gip di Catania per due contestazioni di corruzione, era ossessionato dalle indagini della magistratura. E, così, mentre conduceva trionfalmente le sue campagne elettorali provava a guardarsi le spalle. Da pubblici ministeri e investigatori. E lo faceva grazie a due insospettabili talpe: Antonino Battiato, un appuntato dei carabinieri in servizio alla sezione di polizia giudiziaria della procura di Catania, e Antonino Cunsolo, maresciallo in pensione che aveva lavorato nella stesso ufficio giudiziario. Uno faceva bonifiche nella segreteria politica di Sammartino, a Catania, per svelare eventuali microspie e telecamere (avrebbe operato almeno tre volte fra il 25 settembre 2019 e il 23 luglio 2020, intascando del denaro in cambio).