«E voi venite a trovarci quando con le ruspe siete già là?»

«Ma voi con chi avete parlato, che avete incominciato i lavori, che siete entrati? Voi venite quando già siete con le ruspe là a dirmelo?»; «Perché quando è venuto, gli ho detto: ma scusate, ma voi state già lavorando? Dice: si. Gli ho detto io: non funziona così. Prima di iniziare me lo dovete dire, io vado da chi devo andare, metto a conoscenza e poi…»; «Ma se a me lo raccontano è un discorso, se mi vengono a dire “posso? è un altro!». Sono tre di numerose intercettazioni che gli inquirenti concentrano nel capitolo sul controllo dell’edilizia ad Arangea. Conversazioni tra indagati che hanno portato gli inquirenti a sostenere una delle ipotesi di accusa cardine dell’intera operazione: il racket delle estorsioni.