Era “socio occulto” dei Bonaffini. Carabiniere condannato.

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Si è chiusa con due rinvii a giudizio e una condanna in abbreviato davanti al gup Fabio Pagana, l’udienza preliminare celebrata ieri per l’inchiesta sul maresciallo dei carabinieri 51enne Salvatore Bonavolontà, ritenuto “socio occulto” dei Bonaffini e finito agli arresti domiciliari ad agosto dopo le indagini della Direzione distrettuale antimafia. Con il militare erano imputati Antonino Bonaffini “Ninetta” e il figlio Filippo Bonaffini. I tre sono stati assistiti dagli avvocati Salvatore Silvestro e Giuseppe Donato.