Due favori, uno per il nipote e l’altro per la moglie del boss. Spunta il nome di Luca Sammartino, deputato regionale di Italia viva, nell’inchiesta “Report” della Guardia di finanza di Catania sugli affari del clan Laudani nell’hinterland etneo. Il suo coinvolgimento nell’indagine figura dal lungo elenco degli indagati, in tutto sono trentotto, alcuni dei quali estranei ai provvedimenti del gip. Sammartino infatti ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini in cui i pm Marco Bisogni e Tiziana Laudani ipotizzano il reato di corruzione elettorale: «utilità» vengono definiti i favori del deputato renziano in cambio di voti.
