«Favorirono un latitante di mafia». Condannati Bontempo e Calabrese.

Giovanni Bontempo, Tindaro Calabrese

Si è concluso, nella serata di ieri, davanti al Collegio giudicante del tribunale di Patti il processo, con giudizio immediato, a carico di Giovanni Bontempo 36 anni, originario di Capo d’Orlando, residente a Brolo, e Tindaro Calabrese, 40 anni originario di Novara di Sicilia, ritenuto il presunto capo del clan mafioso dei Mazzarroti, recluso a L’Aquila in regime di 41 bis, con cui il tribunale si è collegato in videoconferenza, difeso dall’avvocato, difeso dagli avvocati Tindaro Celi e Antonino Mirabile