Dagli investimenti in Germania nel campo della ristorazione alla coltivazione di prodotti agroalimentari da distribuire all’estero, fino alle operazioni bancarie e finanziarie clandestine. Gli affari della cosca Megna non sarebbero stati limitati solo tra Papanice e Crotone. Il clan capeggiato dallo storico boss Mico Megna avrebbe allungato i suoi tentacoli anche su vari settori dell’economia e della finanza europea. Lo mettono nero su bianco i carabinieri del Reparto operativo speciale di Catanzaro nell’informativa, del 4 marzo scorso, finita agli atti dell’inchiesta “Glicine-Acheronte” bis che vede sotto accusa 3 persone. Si tratta di Francesco Aracri (64 anni, di Crotone ma residente in Germania), Marc Ulrich Goke (59, Germania) e Josef Wieser (60, Austria), sui quali pende una richiesta di rinvio a giudizio della Dda di Catanzaro. Il procedimento è uno stralcio del maxi-blitz scattato il 27 giugno 2023.
