Ritorna in libertà dopo tredici anni di reclusione Francesco Pesce. Il 46enne di Rosarno, considerato dalla Procura antimafia di Reggio Calabria un elemento di vertice dell’omonima cosca, è stato scarcerato il 9 agosto, a tredici anni esatti dal suo rocambolesco arresto avvenuto in un bunker alla periferia di Rosarno. Tredici anni trascorsi per intero al 41bis, il carcere duro imposto ai detenuti di alto spessore criminale per impedire che abbiano contatti con l’esterno. Una liberazione anticipata che arriva per effetto della buona condotta tenuta in carcere, della continuazione con altre due condanne per rapimento che erano divenute definitive e di uno sconto di tre mesi per inumana detenzione ottenuta dai legali, gli avvocati Mario Santambrogio e Domenico Infantino, che hanno seguito il 46enne per tutto il suo percorso giudiziario e detentivo.