«Genuina» l’intercettazione sulle richieste di Cosa nostra

Analizzata in particolare una intercettazione ambientale tra Giuseppe Ferraro e Francesco Adornato “Ciccio u biondu” – definiti “luogotenenti” di Giuseppe Piromalli (cl. 1943) – captata il 17 gennaio del 2021 dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro nell’oleificio di proprietà di Ferraro, ubicato in contrada Tana di Rizziconi, in cui si fa riferimento ad una riunione svoltasi nel resort “Sajonara” di Marina di Nicotera (Vibo Valentia) nel 1992 della “commissione” di ’ndrangheta insediata da Giuseppe Piromalli per decidere sulla richiesta di Cosa nostra di partecipare o meno, alle stragi dei primissimi Anni ’90. Secondo quanto affermato dall’ufficiale dell’Arma, l’oleificio di Ferraro – sottoposto dai carabinieri anche a videosorveglianza – era stato messo più volte a disposizione per incontri tra i membri di primo piano (Rocco Delfino, Antonio Zito, Elio Messineo, Giovanni Furfari, Giovanni Squillaci) del clan Piromalli