Gianluigi Sarcone confessa l’appartenenza alla ‘ndrangheta: 14 anni di carcere.

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Quattordici anni e sei mesi di reclusione. Per Gianluigi Sarcone, originario di Cutro ma residente a Bibbiano, uno degli esponenti di spicco della cosca cutrese Grande Aracri in Emilia, ieri la Corte d’Appello di Bologna ha inflitto una pena inferiore rispetto alla condanna richiesta dal sostituto procuratore generale Lucia Musti – 18 anni – al termine della sua requisitoria. Inoltre, lo stesso imputato 50enne ha ammesso di essere stato uno ‘ndraghetista attraverso una lettera che è stata letta in aula dal presidente del collegio giudicante, Luca Ghedini.