Gli 007 finti avvocati dal boss in cella.

Trattiva,Stato,mafia,servizi,segreti,rapporti,boss,detenuti

Due agenti segreti dell’Aisi si fingevano avvocati per incontrare in carcere un confidente davvero particolare, il capo-mafia di Bagheria Sergio Flamia. Un comportamento che la procura di Palermo ritiene illegittimo. Ecco perché l’inchiesta sugli 007 ha già un’ipotesi di reato ben precisa, «falso ideologico». E al vaglio dei pm c’è proprio la posizione dei due agenti, che hanno operato fra il 2008 e il 2012.