Avevano il monopolio della droga tra Giardini Naxos e Taormina i clan catanesi Cintorino-Cappello e Santapaola-Brunetto. E quando d’estate le spiagge si riempivano di turisti sotto gli ombrelloni non arrivavano soltanto bibite ghiacciate per combattere la calura, ma anche i pacchetti di “roba”. E i guadagni aumentavano. Avevano il monopolio non solo nella droga ma dettavano le loro condizioni mafiose anche nel giro delle estorsioni ai commercianti. E sono arrivati a chiedere il pizzo perfino ad alcuni gestori del noleggio-barche dell’Isola Bella, uno dei luoghi turistici più noti al mondo. La frase tipica, quando bisognava terrorizzare le vittime, era sempre la stessa: «… sto salendo con tre compagni miei catanesi». Oppure dicevano: «… servono per i carcerati». E le vittime, in silenzio, pagavano. Tra il 2020 e il 2022 i due clan rifornivano l’intera area ionica del Messinese, anche attraverso la “mediazione” di alcuni personaggi di rilievo che avevano impiantato la loro base operativa tra Giardini Naxos e Taormina.
