Il carcere “piazza” di spaccio. Ai detenuti anche telefonini.

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Un’organizzazione criminale attiva tra Catania e Augusta spacciava cocaina, marijuana, hashish e skunk tra i detenuti del carcere di Augusta, e introduceva nell’istituto di pena telefoni cellulari e apparecchi per la comunicazione. A coordinarla due detenuti, Dario Giuseppe Muntone, di 36 anni, e Luciano Ricciardi, di 31, con la complicità di un sovrintendente della polizia penitenziaria, Michele Pedone di 51, originario di Taranto. La Guardia di finanza di Catania, nell’ambito dell’inchiesta Prison dealers, ha eseguito sedici arresti, uno dei quali ai domiciliari, su provvedimento del gip etneo richiesto dalla Dda della Procura etnea.